21 marzo Napoli – Legalità e speranza nel “cuore dell’illegalità”

Giornata della Memoria e dell’Impegno

21 marzo, primo giorno di primavera, Libera (associazioni, nomi e numeri contro le Mafie)  celebra la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie,  perché nel giorno di risveglio della natura, si rinnovi la primavera della verità e della giustizia sociale…

Dal 1996, ogni anno in una città diversa, c’è la manifestazione nazionale nella quale viene letto un elenco di circa novecento nomi di vittime innocenti, alla presenza di vedove, figli senza padri, madri e fratelli. Ci sono i parenti delle vittime conosciute, quelle il cui nome richiama subito un’emozione forte, e i familiari delle vittime il cui nome dice poco o nulla. Per questo motivo è un dovere civile ricordarli tutti e per ricordarci sempre che a quei nomi e alle loro famiglie dobbiamo la dignità dell’Italia intera.

A Locri la manifestazione nazionale più significativa alla presenza del Presidente della Repubblica e di Luigi Ciotti presidente di Libera; anche a Napoli si sono svolte celebrazioni importanti e molto affollate di studenti, insegnanti, rappresentanti di associazioni, cittadini e rappresentanti delle Istituzioni.

Significativa è stata la semplice iniziativa dell’IC A. Ristori,  nel centro storico di Napoli che accoglie molti alunni provenienti da Forcella quartiere tristemente noto per la forte presenza di delinquenza organizzata;

 

 

Un plesso dell’Istituto che si trova sulla strada principale a Forcella è stato dedicato alla giovane Annalisa Durante (studentessa della scuola) uccisa per errore a 14 anni, il 27 marzo 2004 durante una sparatoria tra camorristi, proprio nella strada principale del quartiere.

Ragazze/i della scuola media con il gonfalone e la bandiera della scuola hanno sfilato lungo le strade del quartiere, si sono poi disposti lungo il percorso fino al plesso Annalisa Durante, ai due lati della strada, formando una sorta di doppio cordone di protezione, tenendo in mano ognuno un cartello con il nome di una delle tante persone ammazzate dalla criminalità.

 

 

 

 

Dopo poco, tra le due ali di studenti della scuola media, è sfilato il corteo dei bambini/e della scuola elementare portando tra le mani, ognuno di loro, una piccola piantina di fiori rappresentante la vita e la speranza. Protetti dai più grandi, i bambini sono poi entrati nel cortile della scuola Durante, una selva di bambini, mani, fiori colorati e voci….

 

 

 

 

 

 

I ragazzi più grandi hanno letto al microfono lentamente i nomi dei morti ammazzati dalla criminalità ed ognuno di loro ha consegnato un bigliettino con il nome di una vittima e l’ha applicato con l’aiuto di uno stuzzicadenti, sulla piantina di un bambino della scuola elementare, che ne avrà cura durante tutto l’anno scolastico… in questo modo la memoria  dei morti ammazzati resterà viva nel tempo…

 

 

 

 

La gente del quartiere, presente ha accolto con silenzio e rispetto questa manifestazione di affermazione della vita e dell’amore in una zona caratterizzata da violenza e sopraffazione che, per un giorno, si è trasformata in luogo simbolo della vita, della memoria, della speranza

 

 

 

 

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